2020.12.23
Cosplayer principianti, la prima volta ad un evento (Parte 1)
Questa volta, parlando la mia stessa esperienza, ho chiesto ad un’immaginaria ragazza otaku di raccontarmi la sua prima esperienza ad un evento come cosplayer principiante.
Questo tipo di eventi si tengono in modo un po’ diverso dal solito al momento, visto quello che stiamo affrontando in questo periodo storico, ma spero di potervi dare un assaggio di come è.
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Ciao, piacere di conoscerti! Sono una studentessa otaku 2D di una università locale! Fino a poco tempo fa facevo ancora cosplay a casa… ho iniziato… con il cosplay a casa (è così che si chiama?) e pubblicavo foto su Twitter e mi divertivo segretamente. Ho poi finalmente trovato amici che avevano fatto cosplay e ho iniziato a parlare con loro di molte cose. Mi hanno poi chiesto di andare con loro ad un evento ed ero in ansia fino al giorno prima.
Avevo preparato tutto l’occorrente per l’evento proprio come mi aveva detto il mio amico, solo che c’era troppa roba da inserire in uno zaino…(meglio recuperare la mia valigia). Vediamo…oltre al mio costume, la parrucca e i trucchi, avevo cose come uno specchio intero, salviettine struccanti, calze coprenti, leggins, e queste cose le potevo capire. Ma cose come spille da balia, nastro biadesivo e colla liquida trasparente… Costruiremo anche il luogo dell’evento?
Anche se ci sono molte cose che ancora non so, sono super eccitata. Ogni singolo pezzo nel mio bagaglio è un pezzo della mia trasformazione. Fino ad ora, fare cosplay significava vestirmi da sola a casa e farmi selfie, ma domani andrò ad un evento insieme a centinaia di cosplayer, mi mischierò con loro e faremo foto insieme. Ho anche preparato caramelle da dare alle nuove persone che conoscerò. Nonostante abbia preparato tutto rigorosamente per il giorno successivo, una volta infilata nel futon non riesco affatto a dormire.
Ah, ricordo benissimo la giornata prima dell’evento.
Oggi è il gran giorno; è una bella giornata! La mia valigia è pesantissima, ma riesco a caricarla sul treno giusto in tempo…le persone intorno a me scrutano la mia valigia enorme e mi fanno sentire sola, ma guardo il mio feed su Twitter e vedo i messaggi delle altre persone che stanno andando al mio stesso evento. Come posto il commento “Ci vediamo lì” sento il calore scaldarmi il cuore.
Incontro i miei amici alla stazione più vicina all’evento e continuiamo insieme la strada incontrando persone armate a loro volta di valigie. Tutti stanno percorrendo la stessa strada, verso lo stesso posto, con lo stesso obbiettivo…è come una scena degli Avengers!
Arriviamo al luogo dell’evento. Vi mettiamo subito in fila dietro a centinaia di persone e i miei amici mi calmano dicendomi che è un buon momento per chiacchierare tra noi. E proprio in quel momento la fila inizia a muoversi velocemente e finiamo la nostra registrazione in un paio di minuti.
Io: con tutta questa gente, i camerini non saranno oberati?
Amica: Non preoccuparti, lo vedrai una volta dentro.
Una volta entrati, lo staff mi accompagna ai camerini e finalmente capisco.
Si tratta di un grande spazio aperto con solamente pavimento, pareti e luci, pieno di ragazze sedute sulle loro valigie. L’area è sezionata con del nastro adesivo e ogni sezione è così compatta che è simile a un’aula di scuola superiore zeppa di 100 persone. Siamo tutti accalcati! E’ così strano…bizzarro! No c’è modo di separarci, praticamente non c’è spazio tra te e la persona a fianco a te….grazie al cielo le persone intorno a me erano le mie amiche.
Prendetevi un posto e piazzateci il vostro specchio davanti alla vostra valigia, così il vostro camerino sarà completo. Avrei dovuto iniziare a prepararmi a casa, con il trucco…ma non posso fare a meno di sbirciare cosa stanno facendo le persone davanti a noi. Voglio dire, non è interessante vedere le persone fare le loro trasformazioni in questa stanza noiosa e tetra? Vengo riportata bruscamente alla realtà da un’amica che mi invita a non rimanere indietro. Mi riprendo di scatto, apro il mio astuccio per il trucco e mi metto all’opera. Dopotutto è facile fare errori quando si è di fretta.
Io: mi son sporcata le maniche del costume con l’eyeliner!
Amica: se lo tamponi con la salviettina struccante dovrebbe essere a posto.
Io: La decorazione sul mio cappello si è staccata mentre la trasportavo!
Amica: Usa un po’ di biadesivo e dovrebbe essere come nuovo
Io: Mi si è rotto il fermaglio della gonna…
Amica: è proprio il motivo per cui si portano le spille da balia!
Sembra che abbia inconsciamente portato con me tutto il necessario: ho il potere! A proposito, credo che la mia amica abbia veramente usato la colla liquida sulla sua faccia per sistemare gli angoli della sua parrucca (pare nasconda i bordi della parrucca rendendo lo stile più vicino all’originale).
Noi due siamo finalmente pronte per lasciare le cose nel camerino e spostarci verso l’area shooting. Il cosplay di oggi è un duo idol di un anime! Quello che in gergo si chiama awase photoshoot (foto di gruppo).
E’ un dono otaku quello di mantenersi composti mentre all’interno esplode di emozioni e si pensano cose come ‘OHMIODDIO!!!! Così e così, in piedi così e poi così! Ah!… QUESTO È IL MEGLIO!!!”
Non appena ho messo piede nello spazio per le foto, ho realizzato la situazione. Sì, ci sono! Il posto incasinato dove i cosplay di tutte le aree si ritrovano insieme ad un infinito numero di fotografi. Si vedono le parrucche appariscenti e i costumi scintillanti, in mezzo ad un mare infinito di obiettivi di fotocamere e suono degli scatti, tutto circondato dalla musica anime in sottofondo.
Non c’è assolutamente alcuna ragione per cui dobbiamo indugiare ulteriormente!! E con questo pensiero ci buttiamo!
(Continua nella seconda parte)
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Writer
KAMOMI
Nutrizionista e nuova scrittrice nel mondo del cosplay con aree di competenza nella cultura otaku (principalmente cosplay), cibo e nutrizione.
Translator
Michela Figliola