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2020.12.28

Cosplayer principianti, la prima volta ad un evento (parte 2-la seconda metà)

 

Leggi la parte 1 qui

 

Ho finalmente deciso di partecipare al mio primo evento cosplay. La prima cosa sulla lista, era di decidere la strategia con la mia amica che era già stata a questi eventi diverse volte. Oltre ai vari punti dove fare foto, come la hall, la pizza esterna e le stradine circostanti, pare che ci siano anche sale giochi e negozi di cibo che aprono le loro porte ai cosplayer. Aspetta… non è troppo gentile per i cosplay? Ad ogni modo, abbiamo deciso di dare un’occhiata nella hall e poi uscire in strada per procacciarci del cibo.

 

Guardandoci attorno, ho visto diversi personaggi magici della mia infanzia chiacchierare con personaggi di anime moderni e personaggi di giochi per smartphone molto famosi al momento, in gruppi da due a 30 persone. Non serve dirlo, i miei occhi faticavano a star dietro a tutto e visto che non avevo mai visto dei cosplayer prima d’ora, potete capire il mio entusiasmo. Mentre un’amica ansiosa mi prendeva per mano, cercandi di trascinarmi verso la fine della sala, un’ombra apparve su di me…

 

 

“Scusa, posso farti una foto?” mi chiede timidamente un uomo con una reflex. Ho abbastanza ansia sociale quando incontro qualcuno per la prima volta ed ovviamente mi sono bloccata. Aspetta…mi va bene se mi fa una foto? Tutto quello che son riuscita a fare è stato annuire. Voglio dire…non ho mai pensato che qualcuno volesse scattare una foto a me…..! E così, decisi di farmela scattare davanti ad uno dei vari pannelli posizionati nella hall.

 

Ero preoccupata che l’avere una macchina fotografica così professionale puntata su di me potesse farmi fare pose o espressioni sciocche. Ma non avevo davvero nulla di cui preoccuparmi. Le frasi “Stai benissimo” e “Mi piace” e il suono dello scatto, la faccia sorridente della mia amica che posava accanto a me e tutte le emozioni di essere diventata il mio personaggio, mi hanno riempita di gioia. Sì! Sono il personaggio idol 2D che volevo essere. Ho sentito di essere diventata parte del lavoro che apprezzo così tanto. E’ come tutte le volte che ho fatto cosplay a casa…e con questo pensiero le mie labbra si sono piegate in un sorriso. Ah! Il cosplay è COSÌ’ DIVERTENTE!!

 

 

Ci siamo separate dal fotografo e siamo uscite per un po’. Forse era per il bel tempo, ma la piazza era come l’incrocio di Shibuya. Dozzine di cosplayer abbaglianti con armi più alte di loro erano all’esterno, perchè questo permetteva loro maggiore libertà di movimento rispetto all’interno.

 

Proprio mentre stavo per essere sopraffatta, ho sentito la notifica di Twitter dalla mia borsa. Era un messaggio di un cosplayer che conoscevo che mi diceva che avrebbe voluto incontrarmi. Apparentemente eravamo nella stessa piazza, solo che il posto era così affollato e il cosplay che indossava il mio amico era così popolare che vedevo un sacco di persone con quell costume.

 

Era come giocare ad una versione reale di “Where’s Waldo?”. Proprio quando iniziavo a perdere la speranza ho pensato: “No! Non puoi! Questa è la tua occasione per incontrare davvero la persona dall’altra parte dello schermo!” E con questo mi sono ri-energizzata! Guardando il selfie che si era scattato, ho guardato bene i tratti del viso, i costumi sullo sfondo e la tracolla riflettente della sua borsa a tracolla come indizi per trovarlo. Alla fine, con l’aiuto dei miei amici e dopo aver camminato per poco più di dieci minuti, siamo riusciti a vederci.

 

Il mio contatto di Twitter mi ha parlato in un modo così gentile ed amichevole che ogni ansia si è sciolta. Mi sono improvvisamente guardata intorno e c’erano cosplayer ovunque che sorridevano e facevano selfie proprio come noi. Era una bella atmosfera piena di “Sono felice di vederti!” ed “E’ così bello incontrarti finalmente!”. Era come una reunion di otaku.

Mi sono concessa di farne parte e ho iniziato a sentirmi come a casa.

 

Da quel momento in poi i miei amici mi hanno fatto fare un sacco di cose. Siamo usciti nella città, messi in fila ad un negozio di tayaki* che aveva un evento speciale cosplay. Abbiamo anche fatto un purikura**e giocato agli ufo catcher in sala giochi.
Il negozio di cosplay che frequento di solito mi è sembrato un posto completamente diverso essendo lì in cosplay.

 

*una sorta di pancake a forma di pesce, solitamente ripieno di fagioli rossi

**Macchinette per foto divertenti

 

Prima che me ne accorgessi si era fatta sera.Camminando per la strada con la tiapioca in mano, ci siamo resi conto che avremmo dovuto avviarci verso il camerino, ma sentiamo una voce che esclama “Mamma guarda! Sono A-Chan e B-Chan!!” Ci siamo girate ed abbiamo visto questa ragazzina con gli occhi che brillavano. I nostri cosplay erano da quello che le persone chiamano “anime per bambine”. Non è stata una sorpresa l’essere state riconosciute, ma quando vieni chiamato con il nome del personaggio ti senti in qualche modo sorpreso, timido e felice allo stesso tempo. E’…..un sentimento strano ma per niente spiacevole! La madre ci ha chiesto se potevamo fare una foto ricordo, così abbiamo stretto la bambina tra di noi, così da poter entrare tutte e tre nello schermo dello smartphone. Anche se si è solo vestiti come un personaggio, ci sono persone che si emozionano tantissimo. Il cosplay è fantastico!

 

Siamo tornate nello spogliatoio senza altri intoppi. Come ho tolto la parrucca, ho sentito tutta la stanchezza. “Devi essere un po’ allenata per fare cosplay fuori casa” ha riso la mia amica con ancora della colla attaccata alla faccia. Dopo esserci cambiate in abiti civili, siamo andate ad un family-restaurant per cenare e valutare la giornata.

 

Sebbene la trasformazione fosse avvenuta e io fossi tornata indietro, l’eccitazione della giornata rimaneva saldamente nel mio cuore. Gli eventi cosplay sono luoghi in cui puoi esprimere il tuo amore per l’hobby con le persone intorno a te usando tutto il tuo essere e innamorarti ancora di più del cosplay. Sento che come cosplayer principiante, è esattamente quello che ho fatto quel giorno.

 

 

 




Writer

KAMOMI

Un dietista di professione e una nuova scrittrice nel mondo del cosplay con aree di competenza nella cultura otaku (principalmente cosplay), cibo e nutrizione.

Translator

Michela Figliola


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