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2020.12.25

Evento doujin sul doujin?! Ecco il nostro resoconto del 7° Festival d’autunno Annuale dell’Hakurei Shrine!!

 

E’ un festival! E’ un festival!

 

In tutto il mondo si è vissuto il problema dell’isolamento per il Covid-19, ed ora poco alla volta si inizia a convivere con la nuova normalità. Gli evento doujin hanno seguito le indicazioni e ci si è attrezzati per far rispettare le nuove norme e la distanza. 

 

E così, mi sono infilato al 7°Festival d’autunno Annuale dell’Hakurei Shrine. E l’entrata era qui!!

 

Il posto sacro degli eventi doujin!!

 

Non credo servano spiegazioni, ma nel caso non lo sapeste, questo è il Tokyo Big Sight.

 

 

Cos’è esattamente un festival Doujin?

Per prima cosa, devo spiegare cos’è il festival dell’Hakurei Shrine.

 

Dal sito ufficiale dell’Hakurei Shrine Festival (al quale ci riferiremo d’ora in avanti come “festival annuale”) è una “convention doujin gestita dall’uffico del Santuario Hakurei”. Qualcuno potrebbe non avere idea di cosa stiamo parlando e chiedersi “Cosa? Un santuario che fa doujin? Perchè?!”

 

Quello che probabilmente non sapete è che in realtà il Santuario Hakurei fa parte del Touhou Project, che è stato creato da un gruppo doujin, il Team Shanghai Alice. In altre parole, il festival annuale è un evento solo per il Touhou.

 

A proposito, il Touhou Project è una serie di lavori famosi che sono una pietra miliare della comunità doujin. Un evento doujin per la comunità doujin, incentrato sui lavori derivati di artisti doujin….posso sentire le persone che bisbigliano “questo non ha assolutamente senso”, ma è esattamente quello che è! 

 

 

Infiltrato all’evento come reporter sul campo

Subito ci siamo registrati per accedere all’evento e ci siamo recati sul posto. In realtà HIKARU, il vincitore del Cosplayer dell’anno al Grand Prix 2020 ci ha accompagnati. Lo avevo intervistato in precedenza, se ve la siete persa, andate a recuperare l’intervista.

 

 

Registrandomi all’ingresso. Un grande ringraziamento a tutto lo staff ed al loro servizio!!

 

Visto che l’evento non era ancora iniziato, c’erano diversi gruppi doujin che stavano ancora allestendo i propri stand. E ci è caduto l’occhio su un angolo specifico dove c’erano…..le itasha. (macchine brandizzate con personaggi di anime, manga e videogiochi)

 

 

Le auto sono meravigliosamente complete di targa che recita “8901 (leggi Hakurei) e le altre cifre che ricordano i lavori a cui sono ispirate.

 

L’aggiunta dei numeri personalizzati è fantastica!

 

Volevo solo sapere, in quanto novizio del mondo tasha, se le persone le guidano normalmente…così ho chiesto ad un proprietario che era lì.

 

Mi ha risposto “Certamente, uso la macchina regolarmente perchè l’assetto corrisponde al colore dell’auto stessa”. Inoltre c’era una persona che aveva un’auto con illustrazioni disegnate da un illustratore cinese che aveva fatto pieno uso del software di traduzione. Avere qualcuno dall’estero per illustrare quello che vuoi mostrare mostra una grande passione per il tuo hobby. C’è anche una persona che ha 10 anni di esperienza con le itasha. Pare che avere un adesivo su un solo lato dell’auto possa avere un prezzo a 6 cifre. (in yen).

 

Nelle interviste fatte per DoujinWorld, ho affrontato diversi argomenti della comunità doujin, e prometto che presto avremo anche un entusiasta itasha!

 

 

 

 

Visitando ogni stand

Nel frattempo hanno annunciato l’apertura del festival annuale e i possessori dei biglietti generali hanno iniziato a riversarsi all’interno…sarebbe stato normale in circostanze normali, ma come previsto è stata una catastrofe in tempi di Covid. Era quasi come se le persone inciampasse in avanti a ogni passo, tuttavia non c’è stata troppa confusione. È esattamente questo tipo di atteggiamento che è stato quasi indispensabile nella crescita della cultura degli eventi doujin.

 

Girovagando tra gli stand, uno per uno, ho visto spesso annunci per i visitatori. Ho potuto vedere che le misure di sicurezza per il Covid sono state rispettate saldamente e che i clienti stavano facendo molta attenzione a rispettarle.  

 

Alcuni stand avevano predisposto guanti di lattice.

 

Cappelli di personaggi. Tutti rifiniti attentamente nei dettagli.

 

Cover per telefoni che riprendono perfettamente lo stile giapponese delle opere

 

Ci sono anche persone che hanno partecipato al Touhou Project dagli albori. Ventagli fatti con carta giapponese di qualità. Possono essere usati per anni.

 

I costumi venduto sono tutt’altro che di livello amatoriale!!

 

Mi hanno detto che li vogliono “vendere in tutto il mondo”, quindi lasciate fare e me!

 

Le carte sono posizionate in modi da sembrare 3D. Un lavoro così dettagliato…

 

Queste figure mostrano quanto il Giappone è ricco di talenti. Sono tutte fatte a mano.

 

Ofuda (talismano per casa) con personaggi. Anche da qui percepisco il virus che viene scacciato…

 

Ci sono molto cosplayer venditori che indossano maschere trasparenti o visori. Sarebbe un peccato non vedere la loro faccia d’altronde…

 

Cosplay d’effetto. Mi sento ad un evento doujin ma al tempo stesso a casa.

 

Goshiuin (una lettera con calligrafie e stemmi ufficiali rossi) personalizzato per essere inserito nella cornice. La persona che li fa era una fanciulla del tempio!

 

Non c’era un’area cosplay questa volta, ma sono riuscito a vederne diversi.

 

Era necessaria la pre-registrazione dei cosplay a questo evento. Era anche obbligatorio installare un app chiamata “COCOA” del ministero della salute, lavoro e welfare. Il controllo del virus non si ferma!

 

I lavori inviati per il contest di illustrazioni

 

 

La speranza per l’espansione della cultura doujin

In Giappone, gli eventi sono caduti nel vortice Covid, ma stanno tornando implementando  le distanze con il clienti, la misurazione della temperatura e la frequente sterilizzazione delle aree. Certo, da un punto di vista globale, la situazione è ancora molto instabile, ma speriamo che la cultura doijin cresca e si evolva, piuttosto ch disgregarsi  per il Covid.。

 

 

※Tutte le foto sono state approvate per la pubblicazione, al momento della copertura dell’evento.

 

 




Writer

Shiro Sato

Having started an advertising production company in 2010 whose main business partner is a mail order company, he specialises in direct response advertising.

Translator

Michela Figliola


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